La Colonia Agricola

La Colonia Agricola

Nel 1902 Stanislao Medolago, allora presidente dell'Orfanotrofio Maschile chiamò i Padri Giuseppini per affidare loro il progetto di costituzione di una colonia agricola a Castel Cerreto a favore degli orfani più inclinati alle arti dell’agricoltura nei terreni e immobili da poco donati dalla contessa Woyna Piazzoni.

Gli orfani arrivarono nel gennaio del 1903 affidati a Don Camillo Panizzardi giunto da Torino con un chierico e due fratelli coadiutori agronomi (con il sostegno delle suore di Maria Bambina della Beata Capitanio per le faccende domestiche). Memorabile fu il 22 marzo 1903 quando il cofondatore e Superiore Generale Padre Costantino partecipò all’inaugurazione - con tanto di fuochi d’artificio e il sottofondo musicale della banda dei Salesiani di Treviglio - dell’altare in legno dedicato a San Giuseppe.

In breve tempo vennero gettate le basi di una vera Scuola Agraria che si distinse per la moderna attuazione dei tecniche di coltivazione dei terreni e per gli innovativi impianti frutticoli. I ragazzi furono divisi in due gruppi: i più grandi (“coloni” o “agricoltori”) si dedicavano al lavoro e alla scuola di agricoltura (per conseguire il diploma finale a Torino), i più piccoli (“scolari”) frequentavano la scuola elementare interna del borgo. Gli orfani della Colonia Agricola facevano pratica nel campo dell'agricoltura presso la Corte dei Massari.

Castel Cerreto in quegli anni conobbe alcune novità interessanti:la scuola di danza, la banda musicale, l’attività teatrale. Fu creata persino una squadra di ginnastica, la “Flores”, che conseguì buoni risultati nelle gare cittadine.

All'interno dell'Orfanotrofio di Bergamo e nelle istituzioni educative di Castel Cerreto vennero introdotti metodi pedagogici innovativi per l'epoca:dare anima e corpo ai giovani, renderli protagonisti in una famiglia, garantire spazi di gioco e divertimento, trasmettere il gusto del bello, l’amore per la natura, alla società, promuovere la serietà nel lavoro, il senso di responsabilità, lo spirito di iniziativa.

Alla scuola venivano alternate le attività di pratica agraria, con particolare attenzione alla frutta-ortocultura con sbocco sul mercato di Treviglio. L'appezzamento di terreno per le sperimentazioni comprendeva l'area coperta dall'attuale salone e campo sportivo della parrocchia e della nuove case della Gescal.

I Padri Giuseppini diedero vita anche ad un gruppo musicale composto da tutti i ragazzi della colonia perché tanta era la loro attenzione per l'educazione dei giovani anche da un punto di vista musicale. Quando la Colonia si trasferì a Bergamo la banda continuò la sua attività e tornò più volte a Castel Cerreto. Il trasferimento definitivo della Colonia avvenne nel 1917.

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