Chiesa di San Girolamo e Francesco

Chiesa

 

Chiesa di San Girolamo e San Francesco

La chiesa del Cerreto, posta all'angolo sud-occidentale della piazza principale, è dedicata a San Girolamo e San Francesco. A pianta quadrata e di modeste dimensioni, può ospitare circa 150 persone.

Presenta un porticato all'ingresso composto da quattro colonne. All'ingresso vi è un drappo color rosso.

All'interno sono presenti tre altari. Gli altari secondari posti l'uno in fronte all'altro sono dedicati a San Giuseppe (lato destro) e alla Madonna (lato sinistro); l'altare maggiore presenta sopra il tabernacolo una croce lignea ed occupa circa 1/9 della superficie complessiva della chiesa.

La sagrestia è posta sul lato destro della chiesa in fondo e sullo stesso lato a fianco della porta principale si può trovare la tomba dei conti Piazzoni.

 

 

La chiesa del Cerreto, a pianta medioevale (quadrata), è dedicata ai santi Gerolamo e Francesco. All’inizio era dedicata solo a san Gerolamo (“Sanctus Hieronimus ubi dicitur in Cerido”) ma probabilmente, dopo il soggiorno di San Francesco a Treviglio nel 1213, venne aggiunto il nome del santo di Assisi. La chiesa venne costruita intorno al VIII secolo ma venne fatta restaurare e abbellire dai Piazzoni con l’aggiunta del pronao (composto da quattro colonne, ancora oggi ben visibili dalla piazza) nel 1847.

All'interno sono presenti tre altari. Gli altari secondari posti l'uno in fronte all'altro sono dedicati a San Giueseppe (lato destro) e alla Madonna (lato sinistro); l'altare maggiore presenta sopra il tabernacolo una croce lignea ed occupa circa 1/9 della superficie complessiva della chiesa.

La sagrestia è posta sul lato destro della chiesa in fondo e sullo stesso lato a fianco della porta principale si può trovare la tomba dei conti Piazzoni.

Bartolomeo Rozzone nel suo testamento stabiliva un legato perpetuo di 36 lire milanesi a favore del clero di Treviglio con l’obbligo della celebrazione della messa ogni giorno festivo nella chiesa di Cerreto, oltre alla messa in canto, nella medesima chiesa il giorno di San Gerolamo e San Francesco.

La contessa Emilia Woyna chiese di poter avere la presenza di un sacerdote nella frazione perché molti contadini morivano senza nemmeno i conforti della religione. Era il 1887. Con rogito del notaio Luigi Detesalvo, controfirmato da mons. Alessio Nazari prevosto di Treviglio, veniva eretta un cappellania per cura d’anime a Castel Cerreto. La contessa concesse una casa per la stabile abitazione del cappellano che doveva celebrare la messa quotidiana, dare l’istruzione domenicale al popolo, recitare tutte le sere il rosario in chiesa, provvedere all’assistenza spirituale ai malati. Il cappellano veniva “stipendiato” dalla contessa per 1.500 lire annue e doveva occuparsi sia della chiesa del Cerreto che di quella delle Battaglie.

Nel 1919 la cappellania di Castel Cerreto venne affidata per la prima volta a un sacerdote della diocesi di Milano: don Angelo Colombo. Ma il cappellano più amato della frazione fu probabilmente don Giuseppe Boffi, infatti, nel 1975 venne scoperta una lapide ricordo sulla facciata della chiesa: “La Comunità di Cerreto a ricordo della umiltà, bontà e spirito di sacrificio di Don Giuseppe Boffi, cappellano dal 1934 al 1949, perché il suo esempio sia sempre di stimolo a vivere nella fede di Cristo”.

Nel 1956 don Umberto Crugnola fece costruire il grande salone dell’oratorio per il cinema-teatro, l’attrezzatura del campo sportivo, il bar e tutta una serie di attività formative, sportive e culturali.

Con decreto arcivescovile in data 8 luglio 1987 venne eretta la parrocchia del S. Nome di Maria, accorpando il territorio di Geromina e Castel Cerreto.

Messe

Festiva: Domenica ore 9,30;

Prefestiva: Sabato ore 17,00;

Feriali: Martedì e Giovedì ore 9,00.