Bosco del Castagno
Un tempo Treviglio, subito al di fuori delle mura del Borgo, era una distesa di boschi. I Trevigliesi nel corso dei secoli hanno disboscato interi territori facendoli diventare fertili campi coltivati, dopo aver bonificato acquitrini malsani e portando l'acqua del Brembo, più idonea a favorire le coltivazioni. Di questi boschi, un tempo infestati anche dai lupi e habitat ideali dei briganti, ne rimangono pochissimi esemplari: uno di questi è proprio il Bosco del Castagno, chiamato così per la presenza di molti alberi di castagno, assai rari a vedersi nella Bassa.
Il bosco è molto bello anche per una sosta: ci sono aree attrezzate per i picnic o anche semplicemente per un attimo di relax in mezzo alla natura (a due passi da Treviglio). C'è un percorso didattico adatto a tutti, grandi e piccini, alla scoperta delle piante che lì si possono vedere.
Come si legge su un cartello appeso all’entrata del bosco: «Il percorso è dedicato alla memoria di Wnageri Muta Maathai (Kenya 1 aprile 1940 - 25 settembre 2011). Nel 2004 è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premiio Nobel per la Pace per il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace»